Sono passati 25 anni da quando una bomba assassina esplose nella notte tra il 26 e 27 maggio a pochi metri dalla Galleria degli Uffizi, in pieno centro a Firenze. Fu un’attentato mafioso che uccise 5 persone, ne ferì 40 e danneggiò in modo irreparabile il nostro patrimonio storico-artistico. Tra le opere maggiormente danneggiate c’è un quadro di Bartolomeo Manfredi dal titolo “I giocatori di carte”.
27 maggio 1993, Ore 1.05 – Un’esplosione nel cuore di Firenze
Erano le 1.05 della notte, quando una macchina parcheggiata in via dei Georgofili, a due passi dalla Galleria degli Uffizi, salta in aria; era imbottita con quasi 300 kg di esplosivo. Il boato fu assordante, sentito a decine e decine di chilometri di distanza. La violenta esplosione, oltre a squarciare il silenzio della notte di Firenze, aveva distrutto la Torre dei Pulci, sede dell’Accademia dei Georgofili, frantumato tutti i vetri della Galleria degli Uffizi e del Corridoio Vasariano, otlre che di tutti gli altri edifici circostanti.
Il 25 % delle opere esposte viene danneggiato, anche se per fortuna le opere più importanti si salvano, grazie ai vetri di protezione che attutiscono l’urto. Tra le 103 opere danneggiate gravemente c’è un’opera del ‘600 di Bartolomeo Manfredi che rappresentava sei giocatori di carte e il cui titolo è appunto “I giocatori di carte”. Il quadro viene letteramente lacerato dalle schegge: saranno oltre 500 i frammenti raccolti dai custodi in lacrime della galleria.
I giocatori di carte: ieri, oggi, domani
Il quadro di Bartolomeo Manfredi era stato posto all’ingresso del Corridoio Vasariano nella seconda metà degli anni ’70, ossia quando l’allora direttore della Galleria degli Uffizi, Luciano Berti, aprì il Corridoio alle visite guidate e decise di collocare all’ingresso le opere dei caravveggeschi e di altri artisti del ‘600. Queste opere infatti, non avevano uno spazio proprio nella Galleria degli Uffizi, cosa che invece hanno trovato oggi con il nuovo allestimento delle Sale Cremisi.
I giocatori di carte di Bartolomeo Manfredi fu, come abbiamo detto, irrimediabilmente danneggiato, diventando il simbolo della terribile strage dei Georgofili. Per anni l’opera è stata esposta nella Galleria degli Uffizi come un memento di quel tragico evento della nostra storia.
Il quadro è stato sottoposto ad un lungo e faticoso restauro da parte della restauratrice fiorentina Daniela Lippi, che ha dedicato ogni sua cura a rimettere pazienemente insieme gli oltre 500 frammenti dei giocatori di carte. Un lavoro documentato dal giornalista Luca Galassi nel documentario La Cura (qui il link alla campagna di crowdfunding) e raccontato nel volume “Cultura contro terrore”, presentato a Palazzo Vecchio nel maggio 2018.
[Aggiornato maggio 2019] Quest’anno I giocatori di carte non sarà esposto come nel 2018, quando ricorrevano 25 anni dall’attentato. orna alla Galleria degli Uffizi; troverà probbilmente la sua collocazione finale nel nuovo Corridoio Vasariano che riaprirà nel 2021 (si spera!). Potete trovare maggior informazioni ed altre fotografie anche nel nostro ebook sul Corridoio Vasariano, che potete scaricare gratuitamente iscrivendovi alla nostra newsletter dedicata!