Museo del Novecento

Descrizione

Il Museo Novecento ha sede nell’antico complesso monumentale dello Spedale delle Leopoldine in Santa Maria Novella. È dedicato all’arte del XX secolo e propone una selezione di opere che riguardano l’arte italiana della prima metà del Novecento. 


Parte delle opere esposte sono approdate a Firenze grazie al critico e storico dell'arte Carlo Ludovico Ragghianti, il quale rivolse un appello internazionale a tutto il mondo dell’arte in seguito alla disastrosa alluvione del 4 novembre 1966 invitando artisti e collezionisti italiani, e non solo, a donare un’opera alla città al fine di compensare con dell’arte “nuova” le numerose perdite subite dal patrimonio artistico fiorentino. 


L’iniziativa ebbe un grande successo poiché furono tantissimi gli artisti che risposero all’appello di Ragghianti. Oltre 280 artisti, alcuni fiorentini come Sergio Scatizzi ed altri frequentatori della città, come Lucio Fontana, Emilio Vedova e Marino Marini donarono delle loro opere.


Nel 1963 la collezione comunale del Novecento viene arricchita da una serie di dipinti di Ottone Rosai che furono donati per volere della vedova Francesca Fei e del fratello Oreste.  


L’arrivo sempre più consistente di donazioni creò le premesse per la costituzione del Museo Internazionale di Arte Contemporanea, il MIAC, progetto ideato e fortemente voluto da Ragghianti, e appoggiato dall’allora sindaco di Firenze, Piero Bargellini. 


Nel 1970 fu raggiunto un altro importante risultato quando la Collezione di Alberto della Ragione andò ad arricchire il già importante nucleo artistico del museo: 

“... conoscendo e apprezzando la operosa e nobile attività del Prof. Ragghianti per dotare la Città di Firenze di un centro promozionale d'arte contemporanea, atto a rifare della Città una viva capitale d'arte, desidero affiancarla e concorrere al suo successo”.

Fu con queste parole che Alberto della Ragione, mecenate ed appassionato d’arte, donò la sua collezione che comprendeva ben 241 opere rappresentative dell'arte italiana fra il 1920 e il 1945 e che già al tempo era considerata una delle più grandi raccolte d’arte contemporanea italiane


Pochi anni dopo, il patrimonio artistico comunale si arricchì ulteriormente grazie al lascito di Alberto Magnelli di 15 dipinti realizzati tra il 1914 e il 1968 e delle opere di Corrado Cagli e Mirko Basaldella.


Dove si trova?

Piazza di Santa Maria Novella, 10, 50123 Firenze FI